Nel passato sono stati sfruttati interessanti
giacimenti minerari, soprattutto di cinabro, il
minerale da cui si è ricavato per secoli
il mercurio, oggi praticamente non più
utilizzato. Del passato minerario dell'Amiata,
rimangono oggi solo due musei, ad Abbadia San
Salvatore e a Santa Fiora. Suggestivo il paesaggio,
con foreste di grande prestigio, formate da faggi,
abeti e castagni.
Si è qui realizzato un equilibrio fra uomo
e vegetazione che ha contribuito non poco a conservare
la flora e addirittura a migliorarla con tecniche
forestali e di taglio, praticate con serietà
da circa un secolo. Nella stagione invernale si
praticano gli sport invernali, essendo stato allestito
negli anni un complesso sciistico con piste ed
impianti di risalita, dislocati nei punti cardine
della montagna amiatina: la Vetta, il Prato delle
Macinaie, il Prato della Contessa, il Rifugio
Cantore e il Pian della Marsiliana.
I comuni che cingono il territorio montano dell'Amiata,
su altitudini che vanno dai 600 agli 800 metri,
sono: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel
del Piano, Piancastagnaio, Santa Fiora, Seggiano
e Castell'Azzara. Possono essere inclusi nel territorio
del Monte Amiata anche Roccalbegna e Semproniano
nell'area delle Colline dell'Albegna e del Fiora,
Cinigiano nella Valle dell'Ombrone, Castiglione
d'Orcia e Radicofani nella Val d'Orcia: parte
dei loro territori comunali, infatti, oltre a
circondare il cono vulcanico del Monte Amiata,
si trovano a quote superiori ai 600 metri s.l.m.
Reperti storici e artistici sono tutt'oggi reperibili
nei centri abitati dell'Amiata. Presenze
come quelle riferibili all'arte figurativa del
300 senese, e architetture monumentali come i
castelli del lontano medioevo (Arcidosso, Montelaterone,
Piancastagnaio), le abbazie romanico-longobarde
(Abbadia San Salvatore, S.Antimo), la villa Sforzesca
di Castell'Azzara, il palazzo Bourbon del Monte
a Piancastagnaio, le chiese rinascimentali e barocche
di Castel del Piano, stanno a testimoniare l'incrociarsi
di civiltà e culture che hanno interessato
o comunque lambito il territorio dell' Amiata,
inserito nella sorprendente storia della Toscana
meridionale, posta a confine della Tuscia e dello
Stato Pontificio. Da ricordare l'avventura mistica
e rivoluzionaria di David Lazzaretti, il profeta
dell'Amiata, che si immolò nel 1878
per il riscatto religioso e sociale della propria
gente, avversando le ingiustizie del mondo e il
declino del clero romano. |